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Entrevista a Alessandro Bergonzoni, artista italiano (por la SLP)

Spagnolo

Alessandro Bergonzoni nació en Bolonia, en 1958. Artista, actor, autor, escritor. Cuenta con 14 espectáculos a su cargo. En 2013 publica “L’amorte” (Garzanti), su primer libro de poesía. Colabora contínuamente con la radio y con los periódicos. Actualmente escribe en una sección en el Venerdì di Repubblica con el titulo “Aprimi Cielo”. Desde el 2005 se acerca también al mundo del arte exponiendo en varias galerías y museos italianos. Desde sempre une a su recorrido artístico un profondo interés por temas relacionados con la enfermedad, el coma y el mundo de la cárcel.

El objetivo del arte, parafraseando a Lacan, no es el de representar a los objetos, sino utilizar un objeto simple para presentificar otra cosa, radicalmente distinta a la cosa en sí misma. El trauma fundamental original es la relación con la lengua como tal, que es nuestro Otro inaccesible, nuestro Otro traumatizante. La manipulación del significante es la praxis del artista contemporáneo. Alessandro Bergonzoni hace resonar, con eficacia extrema, la materia de las palabras. La obra artística de Alessandro Bergonzoni crea continuas producciones de sentido, desde un sentido hacia otro, amontonándose, uno sobre otro, ejecutan un “sentido-sin-sentido”. Los equívocos son explícitos y no cuentan con el arma de la interpretación. El decir es talmente otro que, inclasificable, cierne en el vacío y en el tiempo. Alessandro Bergonzoni ha sido un invitado durante el último Congreso de la SLP (Suola Lacaniana di Psicoanalisi). El año pasado, en Turín, ha participado en un encuentro del Salón Internacional del Libro: “Joyce-Bergonzoni: limitrofie in comprensione” i traduttori dell’ultima edizione del Finnegan’s Wake, incontrano Alessandro Bergonzoni. (“Joyce-Bergonzoni: limitrofias en comprensión” Los traductores de la última edición del Finnegan’s Wake, encuentran a Alessandro Bergonzoni.)

Italiano

Alessandro Bergonzoni nasce a Bologna nel 1958. Artista, attore, autore, scrittore.
Quattordici spettacoli teatrali al suo attivo. Nel 2013 pubblica “L’amorte” (Garzanti) il suo primo libro di poesia. Intensa e continua la sua collaborazione con radio e giornali, attualmente tiene una rubrica sul Venerdì di Repubblica dal titolo “Aprimi Cielo”, dal 2005 si avvicina anche al mondo dell’arte esponendo in varie gallerie e musei italiani. Da sempre unisce al suo percorso artistico un’interesse profondo per i temi legati alla malattia, al coma, e al mondo carcerario,

Lo scopo dell’Arte, parafrasando Lacan, non è quello di rappresentare degli oggetti ma bensì di utilizzare un semplice oggetto per rendere presente l’assolutamente altro, l’altrove radicale della cosa stessa. II trauma fondamentale all’origine è la relazione con la lingua come tale, che è il nostro altro inaccessibile, il nostro altro traumatizzante. La manipolazione del significante è la prassi dell’artista contemporaneo. Alessandro Bergonzoni fa risuonare la materia delle parole – con molta efficacia. L’opera artistica di Alessandro Bergonzoni crea continue produzioni di senso, da un senso all’altro, accavallandosi l’un l’altro realizzano “ senso-senza-senso”, gli equivoci sono esplicitati e privati dell’arma dell’interpretazione – il dire è talmente altro che inclassificabile spazia nel vuoto e nel tempo. Alessandro Bergonzoni è stato ospite nell’ultimo convegno della SLP. A Torino l’anno scorso a partecipato in un incontro organizzato dal Salone Internazionale del libro “Joyce-Bergonzoni: limitrofie in comprensione” i traduttori dell’ultima edizione del Finnegan’s Wake, incontrano Alessandro Bergonzoni

Carlo De Panfilis